Explosive Breaker – Io sparatutto low budget dove anche George Lucas fa da Boss

Se pensi che per fare un grande gioco servano grandi budget, Explosive Breaker è qui per dirti:
“No, serve solo una buona dose di follia, effetti sonori da lavatrice e il permesso di copiare la faccia di George Lucas senza pagare i diritti.”

Benvenuti nel mondo di Explosive Breaker (Kaneko, 1992), un arcade shooter che sembra nato da un brainstorming tra uno sviluppatore ubriaco, un tecnico del suono in pausa sigaretta e un designer convinto che “più esplosioni = più divertimento”.

I folli di Kaneko

Fondata in Giappone nel 1980, Kaneko Co., Ltd. nasce come azienda di elettronica e semiconduttori, ma negli anni ’80 e ’90 decide di entrare nel mondo videoludico e non andrà benissimo.

Nel corso degli anni ‘90 l’azienda tenta il salto anche su console (Genesis, Super Famicom), ma il successo non arriva .
Nel 2004, dopo problemi legali, bancarotta e progetti annullati (tra cui un misterioso Batman arcade), Kaneko chiude i battenti.

Gals Panic (1990): Il Gioco per gli ormonati

Gals Panic è gioco più famoso di Kaneno, si tratta Un clone spirituale del vecchio Qix, ma con una differenza fondamentale: invece di conquistare spazio, conquisti immagini di ragazze in “bikini”.

Questo titolo era forse dei modi per per vedere un po’ di fan service” senza dover comprare riviste losche. E con la scusa del gameplay da puzzle, nessuno poteva accusarti direttamente di essere un maniaco. Gals Panic è la prova che Kaneko capiva il mercato: se non hai il budget per fare un picchiaduro figo… fai un soft hentai con la scusa del gameplay strategico. Di Gals Panic esistono sei seguiti e una miriadi di cloni , materiale per un altro post di questo tipo.

Il caos in uno schermo

In Explosive Breaker, il giocatore può scegliere tra sei personaggi, ognuno con caratteristiche e armi uniche. Il gameplay è frenetico, con nemici che attaccano da ogni direzione e boss che mettono alla prova i riflessi e la pazienza del giocatore. Un’esperienza intensa che richiede concentrazione e nervi saldi.

Anche George Lucas ti vuole morto

Uno degli aspetti più memorabili di Explosive Breaker è la sua galleria di boss. Tra elicotteri Apache fotorealistici e aerei CGI. Alcuni nemici presentano volti umani nascosti, che si dice siano quelli degli sviluppatori stessi . Un modo originale per lasciare il proprio marchio nel gioco Tra i boss più assurdi del gioco spunta lui: una faccia pixelata che ricorda George Lucas.

In Explosive Breaker affiorano anche i problemi I fondali sono spesso ripetitivi, i colori mal assortiti, gli sprite si confondono con lo sfondo e le esplosioni sembrano delle gif.
Alcuni nemici sembrano disegnati con Paint e un mouse tremolante, mentre i personaggi giocabili variano tra il “meh” e il “ma questo è un soldato o un power ranger ubriaco?”.

Alcuni nemici minori del gioco sembrano riciclati da altri titoli Kaneko, soprattutto da Air Buster.
Non sarebbe strano: Kaneko riciclava tutto, a volte anche lo stesso codice o gli effetti sonori. Una forma d’arte chiamata “budget optimization for survival”.

Il comparto audio è un’esperienza. Non musicale. Un’esperienza sensoriale estrema.
Musiche techno sature e rumorose, effetti sonori che sembrano presi da una lavatrice in centrifuga.
Alcuni suoni sono così mal mixati che sembrano spararti nelle orecchie più del gioco stesso.

Ma allora perché giocarci?

Perché è un reliquia del caos creativo degli anni ’90, un perfetto esempio di arcade bizzarro e senza filtri.
È uno di quei giochi così imperfetti da risultare affascinanti.