ARF! Festival 2025: il fumetto nel cuore di Roma

Il fumetto protagonista a Roma: mostre, autoproduzioni, incontri e storie indimenticabili all’ARF! Festival 2025.

ARF poster

Passeggiare tra i padiglioni dell’ARF! Festival è come tuffarsi dentro una tavola a colori: le parole diventano disegni, le storie prendono forma e la passione per il fumetto diventa qualcosa che si respira, si tocca, si vive.

Dal 23 al 25 maggio 2025, il cuore di Testaccio – tra il Mattatoio e la Città dell’Altra Economia – ha ospitato una delle edizioni più riuscite del festival romano dedicato a “Storie, Segni & Disegni”. L’atmosfera era vibrante, quasi elettrica: autori affermati e giovani illustratori condividevano spazi, sorrisi e tavole originali in un clima di scambio autentico. Chiunque abbia una passione per il fumetto – o semplicemente per il raccontare per immagini – non poteva restare indifferente.

Spazio alle autoproduzioni

Se c’è un posto all’interno dell’ARF! dove si sente davvero il battito vivo della creatività, è la Self Area. Qui non si tratta di stand patinati, grandi editori o nomi altisonanti. Qui si respira passione pura: quella delle autoproduzioni, dei progetti nati in casa, nei collettivi, nei momenti rubati tra un lavoro precario e un sogno troppo grande per essere messo da parte.

ARF fumetti

Ogni tavolo è un piccolo mondo. Ti fermi, parli con chi ha disegnato, scritto, impaginato, stampato e spesso perfino spillato a mano il fumetto che hai tra le dita. Non c’è filtro: le storie che trovi qui sono dirette, sincere, spesso sperimentali. Alcune ti lasciano con il fiato sospeso, altre ti strappano una risata o un pugno nello stomaco – ma tutte ti portano dove i grandi circuiti editoriali difficilmente riescono ad arrivare: nelle emozioni non convenzionali, nei margini, nelle visioni nuove.

Quest’anno la Self Area era ancora più ricca: collettivi da tutta Italia, illustratori e fumettisti che hanno fatto rete tra loro, dimostrando che l’autoproduzione non è solo un’alternativa all’editoria tradizionale, ma una scelta consapevole, politica a volte, sicuramente artistica. Tra fanzine illustratissime, racconti autobiografici, saghe fantastiche autoprodotte e microstorie urbane, l’impressione è chiara: qui nasce davvero qualcosa di nuovo.

Delebile, Mammaiuto, Dr. Ink, Studio Pilar, Brace, TINALS, Canicola, e poi ancora Bangarang!, Viscosa, Ehm, L’Orribile, solo per citarne alcuni, hanno portato opere che riflettono un’urgenza espressiva rara. Ogni stand è un invito a scoprire un mondo nuovo, una visione diversa.

L’Orribile per esempio ha offerto ai suoi lettori “Storie per persone orribili”, un progetto che indaga l’orribile in tutte le sue connotazioni sociali invece BMR Production: ha introdotto “Panik XS – Nazisti dal mare profondo” di Mattia “Drugo” Secci, una storia breve autoconclusiva con protagonisti zombie e papere in missioni surreali

Le mostre ARF

Sette le mostre principali, curate con attenzione quasi museale. Tra tutte, “Ahora y para siempre HEROÍNAS” ha lasciato il segno: un percorso visivo e narrativo attraverso le protagoniste femminili del fumetto, italiane e internazionali. Uno sguardo potente, politico, poetico.

Non da meno l’omaggio a Tony Sandoval, con le sue atmosfere oniriche e gotiche, e la raffinata esposizione di Jon McNaught, capace di raccontare il silenzio e la quiete come pochi altri.

Passione per il fumetto

Non c’è bisogno di essere esperti per apprezzare l’ARF! Festival. Basta la voglia di scoprire. Perché lì dentro, tra le tavole originali, le chiacchiere con gli autori, le fanzine autoprodotte e i sorrisi genuini, succede qualcosa di raro: il fumetto si fa esperienza viva.

Se ve lo siete perso quest’anno, segnatevi già le date per il 2026. Perché ARF! non è solo un evento da visitare. È qualcosa che – se amate le storie – va vissuto.